Come scegliere il giusto packaging per olio di oliva? Come mantenere la qualità dell’alimento attraverso il migliore confezionamento?
Dodici sono i litri di olio consumati da una famiglia italiana nell’arco di un anno. Ciò significa che, come era facilmente immaginabile, l’olio è uno dei prodotti base della dieta mediterranea ed è un prodotto sempre presente sulle tavole degli italiani.
Affinché il suo consumo sia benefico per la nostra salute è di fondamentale importanza che l’olio mantenga le sue proprietà e che quindi il contenitore che lo ospita non lo deteriori nel tempo.
Come fa un produttore a inviare ai clienti o alla grande distribuzione migliaia di litri di olio commestibile adeguatamente conservato nel suo packaging? Come fa ad assicurarsi che l’olio arrivi nelle case delle persone in completa sicurezza?

Quali sono i fattori che possono influenzare la qualità dell’olio?
- la luce che attraversando la confezione può attivare il processo di ossidazione.
- la presenza di ossigeno nello spazio di testa della confezione che viene a contatto con il prodotto
- ossidazione autocatalitica
- la temperatura e il livello di umidità durante la fase di conservazione
- il trasferimento di sostanze dall’imballaggio all’olio
- fragranze/odori che attraversano le pareti dell’imballaggio
Il giusto packaging per olio di oliva deve quindi impedire:
- la perdita del sapore o dell’acidità del prodotto
- il filtraggio della luce che può provocare l’irrancidimento dell’olio
- l’ossidazione dell’olio con conseguente perdita di sapore
- l’assorbimento degli odori
La luce, il nemico numero uno
Il nemico principale dell’olio in fase di conservazione è proprio la luce, poiché, come tutte le sostanze grasse, subisce un processo di ossidazione se esposto ad essa.
La radiazione luminosa induce l’aumento del numero di perossidi e del K270, indicatori dello stato di ossidazione dei trigliceridi nell’olio, e dei composti principalmente responsabili della sensazione di rancido con conseguenze sulle caratteristiche organolettiche. Inoltre, poche settimane di esposizione alla luce diminuiscono in modo significativo i fenoli totali e i derivati dell’oleuropeina e del ligstroside.
Fonte: https://olivoeolio.edagricole.it/
Come si comportano i produttori? La maggior parte supera, o cerca di superare il problema attraverso la scelta di contenitori in vetro verde, che riescono in parte a filtrare l’ultravioletto; altri ancora utilizzano bottiglie in vetro schermato nero, ma in entrambi i casi si riescono solo a limitare, non ad evitare, gli effetti negativi della luce.
Una semplice confezione esterna di cartone blocca completamente la luce e può diminuire di quasi due volte l’accumulo delle aldeidi che causano la sensazione di rancido. Dato che poche settimane di luce diretta o pochi mesi di luce diffusa sono sufficienti per deteriorare irreversibilmente oli di alta qualità iniziale, può succedere che oli eccellenti all’uscita dall’azienda o dal frantoio possano giungere al consumatore in condizioni scadenti, o addirittura non rispettino più i limiti di legge per la classe degli extra-vergini, se esposti alla luce durante il trasporto o la vita di scaffale.
Fonte: https://olivoeolio.edagricole.it/

La luce deve essere tenuta alla larga dall’olio poiché lo danneggia in tempi molto ridotti, anche a basse intensità. La foto-ossidazione è, infatti, oltre 1000 volte più veloce del processo di ossidazione al buio.
Uno studio triennale condotto da scienziati dell’Australian Oils Research Laboratory conferma che ossigeno, luce e calore sono tra i peggiori nemici dell’olio extra vergine di oliva. Suggeriscono infatti di conservare l’olio d’oliva a temperature fresche, al riparo dalla luce e senza esposizione all’ossigeno.
L’olio d’oliva può deteriorarsi così tanto da non essere classificato come olio extravergine di oliva, il che comporta un costo enorme per i coltivatori e un danno nei confronti del consumatore. La scelta del packaging per olio di oliva è centrale per questo motivo.

Doppio packaging
È per questo motivo che nel caso dell’olio extravergine d’oliva l’imballaggio esterno in cartone non rappresenta né uno spreco, né una questione esclusivamente di comunicazione. Il packaging in cartone è infatti uno strumento per mantenere inalterata la qualità dell’olio e garantire al consumatore un prodotto sano e soprattutto identico a quello appena uscito dalla produzione.

Se vuoi approfondire l’argomento relativo al packaging per olio di oliva ti consigliamo di leggere questo nostro articolo specifico sulle etichette.