La contraffazione nel packaging e il fenomeno look alike sono espressioni sempre più usate nelle moderne pratiche commerciali. Molte aziende infatti per aggirare costi di ideazione e progettazione emulano l’aspetto di altri prodotti già in commercio. Forma, linee, etichette, slogan, disegni e colori di marchi famosi vengono spesso copiati con lo scopo di attirare l’attenzione dei consumatori.
Poiché a livello giuridico la questione è ancora molto ingarbugliata, è molto importante orientare il consumatore nell’acquisto, fornendo degli strumenti che gli permettano di distinguere gli originali dai falsi.
Per combattere la contraffazione nel packaging ci sono molti sistemi che indirizzano il cliente nella scelta del prodotto corretto. Un primo modo per distinguersi è sicuramente personalizzare il packaging in modo tale che sia difficile da emulare. Potreste ad esempio scegliere una carta particolare o progettare un imballaggio innovativo che renderà vita amara a chi vorrà contraffarlo. Tutte soluzioni che però hanno un costo piuttosto alto e che potrebbero non essere quindi alla portata di tutti i produttori.
Cosa possiamo fare perché il nostro packaging non venga contraffatto?
Un primo passo è sicuramente quello di inserire il codice a barre direttamente sulla scatola, che permetterà di tracciare il prodotto senza dover aprire per forza l’imballaggio.
Un altro passaggio fondamentale è la stampa a caldo con cliché microincisi. L’applicazione di un’etichetta sul vostro packaging realizzata con questa tecnica, ha un effetto cromatico cangiante a secondo dell’angolo di osservazione e garantisce un buon livello di protezione da contraffazione. Grazie alle caratteristiche proprie dell’incisione del cliché di stampa che lo rende difficilmente riproducibile, il vostro prodotto sarà infatti al sicuro.
In questa galleria fotografica vi mostriamo i packaging che abbiamo realizzato per l’azienda cosmetica Ultra Retinol Complex. Per loro abbiamo adottato proprio questo sistema di anticontraffazione.





